NO RESPECT - JULY 2003 - www.norespect.it

BAD DOG BOOGIE
"Motorfucker"
Nicotine Records - 2003

Ero davvero curioso di sentire l’esordio sulla lunga distanza dei Bad Dog Boogie, non fosse altro per le insistenti voci che davano il quintetto torinese come l’unico in grado di rivaleggiare, in Italia, con i grandissimi Thee S.T.P..

E in effetti mettendo sul lettore questo “Motorfucker” non posso che essere concorde con chi li ha accreditati di tale potenzialità. L’iniziale El camino 666 esplode dalle casse con il suo sound viscerale, imperniato su un drumming forsennato ed un incrocio di chitarre affilate come rasoi. Nessun semaforo rosso sulla strada di questi dirty fuckin’ motor rockers, a rischio perenne di ritiro della patente. E Filthy place continua sullo stesso piano, anche se con ritmiche leggermente più caute.

Il loro stile pesca a piene mani nel Lower East Side di fine anni ottanta (il malfamato quartiere di New York che in quel periodo ha dato i natali a band quali Raging Slab e Circus of Power) senza tralasciare influenze più attuali, tipo Nashville Pussy e Psychopunch.

Dopo la rockelloreggiante (Call me) the bishop, un giusto omaggio viene tributato ai Rolling Stones con la cover di Paint it black dove le corrosive vocals di Devil Rod hanno modo di esprimersi al meglio.

Ma è con la lasciva Cum gets in your brain che il disco entra nel vivo. I pistoni sono ormai caldi e la puzza di olio bruciato si mischia con l’odore della birra. Un pezzo destinato a diventare un classico.

Dopo le pregevoli Motorfucker e Whole lotta hate, caratterizzata da un micidiale jamming finale, tocca ad Highway of soul chiudere un lavoro che non conosce sosta.

Passati i quattro minuti poi, una vera sorpresa (annunciata dalle note di copertina)… la cover di Kick out the jam nella versione più tossica che mi sia mai capitato di ascoltare.

Accendiamo i motori gente.

(Ty.)