SLAM - JULY 2003 - www.slamrocks.com

BAD DOG BOOGIE
"Motorfucker"
Nicotine Records - 2003

La band più bifolca e sudista della odierna scena italiana viene dalla provincia di Torino, pochi cazzi. Vi avevo già consigliato di tenere d’occhio i BAD DOG BOOGIE ai tempi dell’uscita della loro demo ‘Motorsonic R’n’R’... adesso è fuori questo full lenght per la Nicotine Records, ed è il momento di nascondere il bestiame e di mettere le donne al riparo nel fienile, perché i bifolchi sono affamati, hanno affilato le lame e hanno voglia di fare razzia nel vostro villaggio, godendosi le vostre grasse femmine tra un pollo arrostito e l’altro. Unto, grasso, benzina, cappelli di paglia... alcune parole per farvi capire l’immaginario di questo gruppo innamorato di custom cars e rock’n’roll, di suoni vintage e vocals al vetriolo.

Il rock’n’roll è un gentile omaggio della ditta Satana, per cui quale migliore inizio di ‘El Camino 666’? Chitarre slide che si rincorrono sulla ritmica secca del drumming, serrata dal pulsare grasso del basso, e una voce che a tratti ricorda, uhm, Bon Scott che jamma coi NASHVILLE PUSSY.
‘Filthy Place’ più quadrata e ritmata, evidenti le influenze della band dei fratelli Joung, cori rustici e vagamenti alcolici, giusto per farci capire che se vi azzardate a canticchiare un coretto AOR tornate a casa (se tornate), cogli stivali infilati nelle chiappe. E non serve a nulla pregare, frocetti, perché Devil Rod ha preso le redini della Chiesa... ‘(Call Me) The Bishop’.

Segue una piacevole cover dei ROLLING STONES, ‘Paint It Black’, eseguita con trasporto e alla maniera dei BDB, senza tuttavia stravolgerla. ‘Motorfucker’ onora la tradizione ed inizia con una bella sgasata, per poi partire alla volta della strada polverosa macinando un paio di riff groovy e tritacarne, infine ‘Whole Lotta Hate’ e ‘Highway Of Soul’ chiudono (provvisoriamente) il CD, tra echi di AC/DC e old HELLACOPTERS.

Ho volutamente tralasciato le song già presenti nella demo, qui riviste e registrate con un suono che rende loro la dovuta grezza giustizia... del resto potete rileggervi la vecchia recensione e metterla accanto a questa: i BAD DOG BOOGIE vanno avanti per la loro strada, strizzando sì l’occhio alle loro più grosse influenze (quale band del resto no lo fa?), ma sempre con stile e molta umiltà. Per cui accattatevi il disco, correte a vederli dal vivo, e, lo ripeto, chiudete le donne nel fienile, ostia!

Simone Parato